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Come evitare l’errore più comune dei forfettari: confondere incasso e reddito

Andrea Marrocco
#forfettario#partitaiva#fisco

Come evitare l’errore più comune dei forfettari: confondere incasso e reddito

L’errore nascosto che rovina i conti e la serenità di tanti forfettari

Il regime forfettario è semplice, lineare e spesso conveniente.

Ma c’è un errore che continua a mandare in crisi tantissime persone: confondere quello che incassi con quello che guadagni.

È un misunderstanding totale tra “soldi che entrano” e “reddito che produci”.

E quando fai questa confusione succedono due cose:

  1. sovrastimi il tuo vero guadagno,
  2. sottostimi quanto dovrai versare (F24 per contributi e imposte).

Risultato?
Falsa sicurezza → sorpresa amara → stress fiscale.

Eppure è un errore evitabile — se capisci dove nasce.


Perché INCASSO ≠ REDDITO (e perché è così facile sbagliare)

L’incasso è ciò che un cliente ti paga. Punto.
Il reddito è ciò che, dopo aver applicato il coefficiente e sottratto contributi e imposte, rimane davvero nelle tue tasche.

Sono due piani diversi.

E nel forfettario questa distinzione si fa ancora più sottile perché:

La semplicità del regime nasconde un rischio: sembra tutto guadagno, ma non lo è.


Da dove nasce la confusione e perché tanti ci cadono

1. Guardiamo il saldo del conto, non la struttura dei costi

Apri l’app della banca e vedi soldi in più → pensi: “Sto andando forte”.

La mente umana funziona così: valuta ciò che vede in quel momento, ignorando impegni futuri.
Si dà molto più valore al presente rispetto al futuro (present bias, Thaler, Kahneman, Tversky).

Sul punto, noi di AstroTax suggeriamo sempre l’attivazione di un secondo conto corrente gratuito in cui destinare gli accantonamenti mensili che forniamo.


2. Il coefficiente di redditività è invisibile

Non lo “senti” nella quotidianità.
Per molti è solo un numero astratto scritto da qualche parte (“78%, 67%, 40%…”).

Ma è proprio lì che si decide il tuo margine reale.

Con AstroTax forniamo strumenti che ti permettono di simulare le tue entrate nette sulla base del tuo coefficiente di redditività personale, così da avere sempre chiara la distinzione tra incasso e guadagno effettivo.


3. Gli F24 arrivano dopo (e fanno sembrare tutto più doloroso)

Paghi a giugno, luglio e novembre… in pratica quando ormai hai già dimenticato a cosa si riferissero quei ricavi.

Molto spesso si ignora che al saldo dell’anno precedente occorre aggiungere gli acconti di quello in corso.

Risultato?
Tutto sembra guadagno finché non arrivano gli F24.


Come evitare l’errore (senza formazioni, fogli Excel o calcoli infiniti)

In questa sede non è possibile fornire uno strumento universale: ogni attività ha logiche diverse.

Ti do invece un metodo mentale, semplice ma potentissimo.


1. Quando incassi, non considerare mai tutto “tuo”

Ogni euro che entra ha già dentro:

Non puoi spenderlo come se fosse margine.


2. Ragiona per percentuali, non per cifre

Ogni attività ha un coefficiente diverso.
Ogni coefficiente crea un “vero guadagno” diverso.

Capire il tuo non è opzionale: è la base.

AstroTax ti fornisce sempre dati puntuali e personalizzati, così da sapere esattamente quale parte è reddito e quale no.


3. Considera sempre il principio di cassa

Nel regime forfettario vale una regola semplice ma spesso ignorata: contano gli incassi, non le fatture.

È il principio di cassa: il reddito non nasce quando emetti una fattura, ma quando il cliente ti paga davvero.

E qui succede il disastro per tanti forfettari:

Peccato che per il fisco non funzioni così.

Se non hai incassato, non hai prodotto reddito.
Se hai incassato, hai prodotto reddito — anche se la fattura era di mesi fa.


3 esempi veloci di errori che vedo ogni giorno

(Senza casi personali e senza analisi dettagliate — servono solo per chiarire la logica)


La domanda giusta non è “Quanto incasso?”, ma “Quanto mi resta?”

Sapere il tuo incasso non ti dice nulla sulla sostenibilità del tuo business.
Sapere il tuo reddito sì.

Sono due mondi diversi:
uno ti fa sentire ricco, l’altro ti fa lavorare meglio.


Conclusione: capire il tuo vero guadagno è un superpotere

La verità è semplice:

È un errore comune, umano, comprensibile.
Ed è proprio per questo che va risolto all’inizio.


Pronto a capire davvero quanto ti resta in tasca?

Se vuoi analizzare il tuo margine reale ed evitare sorprese fiscali,
parliamone: dieci minuti di confronto possono impostare bene il tuo business

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